"La realtà non è mai come la si vede: la verità è soprattutto immaginazione!"
René Magritte
Statement
Utilizzo come strumento di comunicazione e di interazioni la tela, la tecnica acrilica e nello specifico il pigmento nero, in modo “materico” trasformando le mie visioni di mondi surreali e metafisici, apparentemente invisibili, in personaggi e paesaggi reali e vivi che si manifestano ed emergono dalla tela e si raccontano, divenendo portatori sani di messaggi, sensibilizzazione ed emozioni verso questo mondo.
Ho ricercato e sperimentato per anni con colori e tecniche pittoriche, ma poi sono tornata alla mia origine; quando sono riuscita in collaborazione alla bottega d’arte antica Bogani di Como, a creare in modo personalizzato il pigmento nero corretto che desideravo, con l’effetto finale di inchiostro litografico antico, come avviene nella tecnica incisoria dell’acquaforte, tecnica a me molto cara, appresa a Urbino da maestri d’arte. Questo mi ha permesso di sperimentare e creare una nuova metodologia e una tecnica personale “di impressione” nella tela, dei soggetti.
La mia innata curiosità e voglia di uscire dagli schemi, mi ha da sempre spinto ad avvicinarmi al surrealismo e all’arte contemporanea “visionaria”, ispirata da artisti come (Leonora Carrington, Salvador Dalì, De Chirico, Max Ernst etc..) pur mantenendo come mantra le regole armoniche auree e le regole anatomiche classiche.
Questo mi permette oggi di avere le basi per creare soggetti fuori dall’ordinario, anche attraverso tecniche immaginative ancestrali, che ho avuto la fortuna di assorbire e imparare direttamente da sciamani e curanderi durante i miei viaggi; agevolando così il mio sentire e vedere non solo attraverso l’occhio umano, ma anche attraverso i sensi e una visione più consapevole e libera dagli schemi.
Dipingere e creare, nasce da una visione interiore da prima inconscia, surreale, che poi elaborandola attraverso l’immaginazione, diviene nitida, reale e si manifesta attraverso la forma di espressione pittorica, per poi prendere vita in questa dimensione attraverso la tela iniziando a comunicare e interagire con il pubblico.
Ho ricercato e sperimentato per anni con colori e tecniche pittoriche, ma poi sono tornata alla mia origine; quando sono riuscita in collaborazione alla bottega d’arte antica Bogani di Como, a creare in modo personalizzato il pigmento nero corretto che desideravo, con l’effetto finale di inchiostro litografico antico, come avviene nella tecnica incisoria dell’acquaforte, tecnica a me molto cara, appresa a Urbino da maestri d’arte. Questo mi ha permesso di sperimentare e creare una nuova metodologia e una tecnica personale “di impressione” nella tela, dei soggetti.
La mia innata curiosità e voglia di uscire dagli schemi, mi ha da sempre spinto ad avvicinarmi al surrealismo e all’arte contemporanea “visionaria”, ispirata da artisti come (Leonora Carrington, Salvador Dalì, De Chirico, Max Ernst etc..) pur mantenendo come mantra le regole armoniche auree e le regole anatomiche classiche.
Questo mi permette oggi di avere le basi per creare soggetti fuori dall’ordinario, anche attraverso tecniche immaginative ancestrali, che ho avuto la fortuna di assorbire e imparare direttamente da sciamani e curanderi durante i miei viaggi; agevolando così il mio sentire e vedere non solo attraverso l’occhio umano, ma anche attraverso i sensi e una visione più consapevole e libera dagli schemi.
Dipingere e creare, nasce da una visione interiore da prima inconscia, surreale, che poi elaborandola attraverso l’immaginazione, diviene nitida, reale e si manifesta attraverso la forma di espressione pittorica, per poi prendere vita in questa dimensione attraverso la tela iniziando a comunicare e interagire con il pubblico.